COBITE

Orthrias barbatulus L.

 

Nome dialettale ( Lecchese ): cobite

 
Ordine: CIPRINIFORMI
 
Famiglia: COBITIDI
 
Osservabilità: rara e difficoltosa
 
Descrizione: pesce di piccola taglia dalla tipica forma corporea nastriforme, appiattita ai lati e di altezza pressoché costante tra il capo e la coda; testa molto piccola; occhi molto piccoli; bocca minuta rivolta verso il basso e circondata da 3 paia di barbigli; livrea fulvo-giallastra con maculature scure disposte in file longitudinali quasi regolari sul dorso; serie di macchie irregolari disposte linearmente lungo i fianchi; pinne giallastre con serie di picchiettature disposte in file regolari; due macchie più grandi compaiono spesso alla base della pinna caudale
 
Taglia massima: lunghezza 12 cm, peso 10 gr
 
Habitat tipico: stagni e paludi, laghi collinari e di fondovalle, fiumi di pianura, risorgive, fiumi pedemontani
 
Abitudini diurne o notturne: notturno
 
Ambiente preferenziale: fondali sabbiosi e fangosi
 
Comportamento: trascorre gran parte della giornata infossato nel fondo melmoso, uscendone al crepuscolo per nutrirsi setacciando i sedimenti attraverso le branchie
 
Alimentazione: onnivoro, prevalentemente detritivoro
 
Maturazione sessuale: 2 anni
 
Periodo riproduttivo: tra maggio e luglio
 
Siti riproduttivi: sui fondali sabbiosi, preferibilmente in presenza di vegetazione sommersa
 
Modalità riproduttive: durante la frega il maschio si avvinghia alla femmina favorendo l'espulsione delle uova (300-3.500 per individuo) che vengono fecondate e aderiscono al substrato; schiudono in soli 2-3 giorni
 
Status della specie: è specie in grado di tollerare forti oscillazioni dei parametri ambientali, e dell'ossigenazione in particolare; solo localmente, tuttavia, risulta abbondante
 
Note ulteriori: mostra, come adattamento alla vita su fondali fangosi, la capacità di trarre ossigeno dall'acqua anche tramite la mucosa intestinale

Staff APS Brivio